Cos’é il ponteggio multidirezionale
La struttura portante del ponteggio multidirezionale, detto anche multipiano o multigiro, é composta essenzialmente di tre tipologie di elementi:
- i montanti, realizzati solitamente con tubi di 48,3 mm di diametro, su cui sono saldati a passo costante dei nodi predisposti per il collegamento con gli altri componenti;
- gli elementi orizzontali, correnti e traversi, semplici o rinforzati, che sono provvisti alle estremità di particolari dispositivi di collegamento con i montanti;
- le diagonali, che sono provviste alle estremità di dispositivi di collegamento orientabili orizzontalmente o verticalmente a seconda dell’impiego per cui sono state costruite.
Difficile datarne la nascita; sappiamo per certo che in Inghilterra negli anni ’70 veniva usata nei cantieri navali una forma primitiva di ponteggio multidirezionale a 4 vie.
In Italia già nei primi anni ’80, alcune aziende italiane commercializzavano torri scala con rampe prefabbricate inserite in una struttura portante realizzata con il ponteggio multidirezionale a 4 vie. Tuttavia questo ponteggio non veniva impiegato per altri usi.
In Germania negli anni ’90 il ponteggio multidirezionale era già molto diffuso nella versione con dischi a 8 vie. Per cominciare a vederne un consistente uso in Italia abbiamo dovuto attendere il nuovo millennio, quando i costi di manodopera per il montaggio e lo smontaggio sono cresciuti cosí tanto da giustificare un alto costo di prefabbricazione dei componenti del ponteggio.
I vantaggi dal punto di vista strutturale
Il ponteggio multidirezionale nasce per sostituire i tubi e i giunti nella realizzazione di volumi, ovvero di strutture che abbiano una profondità diversa da quella del normale ponteggio di facciata.
Inoltre, avendo tutti gli elementi orizzontali complanari, trova il suo migliore utilizzo nella realizzazione di platee; vale comunque la pena di prenderlo in considerazione per la realizzazione di ponteggi di facciata piuttosto complessi, provvisti di castelli di tiro, piani di carico e sbalzi longitudinali o trasversali.
Ormai in tutta Europa il multidirezionale è diventato a 8 vie con dischi saldati sui montanti a passo 50 cm.
Questa disposizione dei dischi consente di rispettare gli interpiani solitamente usati per i ponteggi di facciata, e quindi di riutilizzare gli stessi impalcati provvisti di botole e scalette, e le distanze minime tra i parapetti, previste sia dalla normativa europea UNI EN 12810-1 che dal Dlgs 81/2008.
Solitamente i fori più piccoli vengono usati per il collegamento di traversi e correnti nelle quattro direzioni ortogonali, mentre i fori più grandi servono per l’applicazione delle diagonali.
Tale ponteggio si adatta molto bene a partenze su piani inclinati o terreni fortemente sconnessi. Tutti i pezzi vengono solitamente zincati a caldo, non avendo linguette o parti sottili che si possono bloccare durante il raffreddamento.
Data inoltre la rapidità di montaggio che lo caratterizza, questo ponteggio si presta molto bene ad essere montato da squadre composte da un numero cospicuo di addetti sotto la guida di un solo preposto, che da terra é in grado di organizzare l’afflusso dei pezzi necessari al punto di montaggio